Istituita nel 1854 da Francesco V d’Austria-Este e collocata dal 1894 nell’attuale sede del Palazzo dei Musei, la Galleria Estense comprende quattro saloni e sedici salette espositive dedicate al cospicuo patrimonio artistico accumulato dai duchi d’Este fin dagli anni gloriosi della signoria ferrarese.
Orientate verso un aristocratico collezionismo dai molteplici interessi, le raccolte estensi comprendono la ricca quadreria, che racchiude un pregevole numero di dipinti dei secoli dal XIV al XVIII, fra i quali un gruppo dedicato alla pittura padana, diverse sculture in marmo e terracotta; un nutrito nucleo di oggetti d’arte applicata che costituivano parte del sontuoso guardaroba ducale, oltre a diverse collezioni specifiche quali quelle dei disegni, dei bronzetti, delle maioliche, delle medaglie, degli avori e degli strumenti musicali. Tra le opere di maggiore rilievo si segnalano La Pietà di Cima da Conegliano, la Madonna col Bambino del Correggio, il Ritratto di Francesco I d’Este del Velázquez, il Trittico di El Greco, il Crocefisso di Guido Reni ed il busto marmoreo di Francesco I d’Este del Bernini.
Si segnala in particolare la singolare collezione di strumenti musicali rari e di alto artigianato voluta dal Duca Francesco II: un violino e un violoncello in legno intagliato, e quattro strumenti (un flauto, una viola, una chitarra e un cembalo) intarsiati in marmo di Carrara.
Il cembalo che vedete in foto fu condotto a Modena nel 1687 dallo scultore in persona, il maestro Michele Antonio Grandi, e realizzato da un unico blocco di marmo, un oggetto unico al mondo, un autentico capolavoro di raffinatezza ed preziosità. La sottigliezza del marmo, tale da permettere effetti di trasparenza, e la raffinatezza del sottile contrasto cromatico tra parte lisce e opache, conferiscono al cembalo un’eleganza rara.
Un altro aspetto veramente sorprendente di questi strumenti in marmo, oltre all’indubbia capacità di suscitare nello spettatore stupore e meraviglia, è il fatto di essere stati concepiti per suonare, come testimoniano le fonti storiche e documentarie, coniugando così aspetto estetico ed esigenza sonora.
Questi sono solo alcuni dei capolavori che si possono ammirare alla Galleria Estense di Modena. Contattatemi per organizzare una visita!