Finalmente io, Alice, Giulia e Giovanna siamo riuscite ad incontrarci di persona, dopo mille peripezie e rinvii dovuti alla situazione Covid… zona rossa, zona arancione, zona gialla, vaccini e mascherine… insomma, ce l’abbiamo fatta! E abbiamo passato una splendida giornata insieme!
Per il primo Blog Tour del progetto Viaggi.Cibo.Emilia è stata la bolognese Giulia a rompere il ghiaccio e ad ospitarci nella sua amata città. Ci siamo date appuntamento in stazione centrale e abbiamo iniziato il nostro percorso a piedi lungo l’affollata via Indipendenza, piena di negozi sotto ai portici. La nostra attenzione è stata catturata dalla facciata di una chiesa che si trova in una laterale di via Indipendenza: la Chiesa della Madonna di Galliera, fondata nel 1304 e data agli Oratoriani di San Filippo Neri nel 1622.

All’interno ci sono tante opere di pregio, ma il dipinto probabilmente più famoso è del Guercino intitolato Visione di San Filippo Neri completato intorno al 1662.

Proseguendo su via Indipendenza siamo arrivate in piazza Maggiore per ammirare il meraviglioso e famoso scenario dalla fontana del Nettuno alle due Torri.
Il più antico edificio affacciato sulla piazza è il Palazzo del Podestà, che chiude la piazza a nord; risale al XIII secolo ed è sormontato dalla Torre dell’Arengo, che suonando la sua campana chiamava il popolo a raccolta. Al Palazzo del Podestà intorno al 1245 fu aggiunto il Palazzo Re Enzo, sotto al quale si apre la volta a crociera di un quadrivio pedonale, il cosiddetto Voltone del Podestà, compreso tra i sette segreti di Bologna per il curioso gioco sonoro che si crea sotto la sua volta. E anche noi abbiamo sperimentato il “ telefono senza fili ” parlandoci da un angolo all’altro della struttura, nei 4 cantoni.

La piazza è chiusa ad ovest dal Palazzo Comunale (o d’Accursio), un monumentale complesso architettonico di origine trecentesca, attualmente sede del Comune di Bologna, delle Collezioni Comunali d’Arte e del Museo Morandi, che costeggia anche l’attigua Piazza del Nettuno, al centro della quale sorge la fontana omonima (detta anche del Gigante) realizzata nel 1565 dal Giambologna.

A sud, di fronte al Palazzo del Podestà si eleva la facciata incompiuta della Basilica di San Petronio, un esempio di gotico italiano, iniziata sul finire del Trecento e mai terminata.

Chiude infine a est il Palazzo dei Banchi, in realtà una semplice facciata eretta tra il 1565 e il 1568 su disegno di Giacomo Barozzi detto il Vignola, che sostituì elegantemente le povere costruzioni preesistenti che si affacciavano sulla piazza. La prosecuzione del portico del Palazzo dei Banchi è il portico dell’Archiginnasio, sede medievale dell’Università di Bologna, ora una delle più fornite biblioteche italiane ed europee; questo portico viene comunemente chiamato “il Pavaglione” (da una voce dialettale che significa “padiglione”) e per secoli fu la sede dei commerci dei bachi da seta.
La parte centrale della piazza è caratterizzata da una piattaforma pedonale, soprannominata “crescentone”, costruita nel 1934. Si tratta di un rettangolo rialzato di 15 cm costruito in granito bianco e rosa. Il nome deriverebbe dalla crescente, la tipica focaccia salata bolognese.
Il bello di passeggiare con una locale è che, oltre alle informazioni “standard” da guida turistica che si trovano sui libri, Giulia ci ha raccontato tanti aneddoti curiosi. Per esempio, avete presente questo lampione nell’angolo del Palazzo Re Enzo che si affaccia su via Rizzoli?

Ebbene, Giulia ci ha raccontato che, fino a pochi anni fa, questo bellissimo lampione in ferro battuto in stile Liberty si accendeva per pochi secondi ogni volta che nasceva un bambino all’ospedale Maggiore e al Sant’Orsola, un modo per dare la buona notizia ai bolognesi. Infatti è conosciuto come il lampione dei neonati.
Percorrendo via Rizzoli, abbiamo passeggiato con il piacevole sottofondo musicale di una band di studenti del conservatorio e ammirando le due Torri di fronte a noi, indubbiamente il mio scorcio preferito di Bologna (almeno fino a quel momento, perché poi Giulia mi ha mostrato tanti altri angoli davvero graziosi). Sicuramente la Torre degli Asinelli e la Garisenda sono le torri più famose di Bologna, ma nel Medioevo ne esistevano un centinaio circa. Molte sono state demolite o mozzate per pericolo di crollo, come nel caso della Garisenda, altre crollarono. I nomi di Asinelli (la maggiore) e Garisenda (la minore) derivano dalle famiglie a cui tradizionalmente se ne attribuisce la costruzione, fra il 1109 ed il 1119. Si pensa che le famiglie più ricche, nel periodo di lotta per le investiture filo-imperiali e filo-papali, le utilizzassero come strumento di difesa e come simbolo di potere.

Ed ecco uno scorcio mozzafiato che avevo visto solo in foto: la finestrella di via Piella.

Sembra uno dei canali veneziani, invece questo scorcio si trova nel centro di Bologna. Il Canale di Reno è un canale artificiale derivato dal fiume Reno mediante una chiusa costruita a Casalecchio di Reno. Dovete sapere che durante il Medioevo le vie d’acqua erano più efficaci ed economiche rispetto a metodi di spostamento via terra. I canali di Bologna rispondevano alle tre principali necessità, cioè fornire energia per azionare i mulini ad acqua, servire da mezzo di trasporto per il commercio e raccogliere, canalizzare e regolare le acque dei rii e dei torrenti appenninici.
Come ultima tappa, sono stata davvero contenta di aver avuto la possibilità di ammirare Bologna dall’alto, esattamente dal piazzale dell’oratorio di San Michele in Bosco, che abbiamo raggiunto dopo una bella camminata in salita… ma a giudicare dalla foto, direi che ne è valsa la pena, o no?

Sul mio profilo Instagram, nelle stories in evidenza, troverete tanti video che rendono meglio l’idea della favolosa giornata alla ricerca degli scorci più belli di Bologna con Giulia.
Giovanna, esperta di buon cibo emiliano, vi racconterà della nostra mitica pausa pranzo a base di… “La Grassa”!
Infine Alice ci parlerà di un aspetto particolare di Bologna e molto presente in tanti punti della città: la street art.
Al prossimo appuntamento con #viaggiciboemilia !