Primavera: mi viene subito in mente un prato verde con delle margherite qua e là, una tovaglia di cotone sull’erba e qualcosa di buono da gustare (sì, il cibo c’è sempre nei miei sogni!) magari in compagnia, con risate di bambini in sottofondo. Dove ricreare questo scenario idilliaco in Emilia?
In questo articolo vi propongo alcuni luoghi, nel centro di Modena, ma anche in provincia, dalla pianura fino ad arrivare all’Appennino, dove poter trascorrere una giornata nel verde, specialmente durante i giorni di Pasqua e Pasquetta. Le mie colleghe del progetto Viaggi.cibo.Emilia invece vi consiglieranno altri parchi ed aree verdi nelle loro rispettive città:
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Ma partiamo da Modena!
Giardino Ducale Estense
Nel centro di Modena c’è un’area verde molto curata e anche molto amata dai modenesi: si tratta del Giardino Ducale Estense, conosciuto anche semplicemente con il nome di giardini pubblici.
Nel 1598, quando il Duca Cesare fu costretto a trasferire la corte da Ferrara a Modena, fece recintare con una siepe un ampio spazio incolto a nord del Castello, dove oggi sorge il Palazzo Ducale. La trasformazione in giardino avvenne nel secolo successivo realizzando un vero e proprio giardino rinascimentale, con aiuole, alberi e viottoli in cui passeggiare. Al centro del parco cittadino si può ancora ammirare la palazzina Vigarani (dal nome dell’architetto che la progettò), ultimata nel 1634, per volere del Duca Francesco I d’Este che desiderava un “casino”, cioè un luogo di svago per la corte estense. Oggi invece la palazzina Vigarani è utilizzata come spazio espositivo per diverse mostre ed eventi.
Al centro del parco c’è un grazioso laghetto e un’area giochi per i bambini, oltre a numerose panchine disseminate lungo i viottoli. Essendo nel centro della città, non farete fatica a trovare bar o altri esercizi commerciali nel caso in cui aveste il desiderio di un caffè o un gelato.
Parco Ducale di Sassuolo
In 20 minuti di macchina dal centro di Modena si arriva alla città di Sassuolo, famosa per le fabbriche di piastrelle. Ma non tutti sanno che i Duchi d’Este amavano andare a Sassuolo per lo svago. E quando visitate il Parco Ducale con la Peschiera capite il perché! Vi assicuro che nella zona del meraviglioso Palazzo Ducale (clicca qui per leggere l’articolo dedicato) non c’è traccia del grigiume che contraddistingue la zona industriale.
La grandiosa ristrutturazione avviata sotto Francesco I d’Este, nel 1634, dall’architetto romano Luigi Bartolomeo Avanzini, che trasformò il castello in “delizia” signorile, portò notevoli modifiche anche alle aree verdi, destinate allo svago della famiglia ducale e della corte. Un nuovo giardino, detto “piccolo” o “segreto”, riservato al ristretto godimento privato dei duchi, fu ricavato a nord, nello spazio compreso tra la nuova dimora di villeggiatura e gli spalti delle antiche mura castellane; spalti piantumati di vite e altre essenze al fine di coronarli di pergolati sotto la cui ombra poter passeggiare. Nel 2021 è terminata la restaurazione di questa porzione di giardino che ora è visitabile.
Grazie all’abilità dello scenografo e ingegnere idraulico reggiano Gaspare Vigarani, affiancato da suo figlio Carlo, poi, le acque del vicino Canale di Modena, derivate da quelle del fiume Secchia, poterono raggiungere sia la Peschiera sia le fontane, realizzate in gran parte su disegno di Gian Lorenzo Bernini e variamente dislocate nel complesso, meravigliando gli ospiti del duca e avvolgendoli col loro fragoroso sciabordare.
Antonio Loraghi completò l’intervento avviato da Avanzini nel parco vero e proprio mantenendo nei pressi del palazzo le aiuole delimitate da siepi di bosso e ornate di zampillanti fontane e alberelli ma introducendo una importante novità: due viali alberati (uno diretto alle berlete di caccia verso il fiume Secchia e l’altro verso la collina del Belvedere, a San Michele de’ Mucchietti).
Nonostante non possa più vantare una lunghezza di 10 km, come a metà Settecento, quando raggiunse la sua massima estensione, ancora oggi è il parco di maggiori dimensioni del territorio cittadino ed è molto amato e frequentato sia da chi cammina o corre lungo i viali alberati sia da chi preferisce stendersi sul prato a godersi il sole.
Anche in questo parco è presente una bellissima area giochi per i bambini e diversi bar nelle vicinanze.
Big Bench Prignano sulla Secchia
Sulle prime colline vicino Sassuolo inizia il territorio del comune di Prignano sulla Secchia, molto esteso e ricco di verde e di percorsi naturalistici. Ma in questo articolo vi consiglio di visitare un luogo in particolare: la panchina gigante azzurra che fa parte del progetto “Big Bench”.
Questa è l’unica panchina gigante nella provincia di Modena e per raggiungerla bisogna parcheggiare la macchina presso l’Happy Bar di Prignano, dove potrete anche eventualmente comprare il passaporto del progetto “Big Bench” e farvi apporre il timbro (ma ve ne parlerò meglio in un altro articolo) e proseguire a piedi per circa 20 minuti su un percorso facile, senza problemi, adatto anche ai bambini. Dalla cima di questa altura si gode di una vista rigenerante.
Non è meraviglioso mangiare seduti su un prato respirando aria pura e con una vista così?
Salse di Nirano
L’ultimo luogo che vi consiglio non è un parco, ma una riserva naturale: si tratta delle Salse di Nirano, nella bassa collina modenese a circa 30 km da Modena, nel territorio del comune di Fiorano Modenese. Si estende per 207 ettari ed è stata istituita nel 1982 come prima riserva regionale dell’Emilia Romagna con l’obiettivo di conservare le caratteristiche vegetazionali e geologiche dell’area, che sono veramente particolari.
Le salse sono delle emissioni di fango freddo prodotte dalla risalita in superficie di acqua salata e fangosa mista a metano e in piccola parte petrolio lungo fratture del terreno. Questo fenomeno crea un paesaggio che sembra lunare, non vi pare?
Essendo una riserva naturale, non è possibile fare un pic-nic nell’area delle salse, ma potete comunque organizzarvi portandovi un pranzo al sacco da consumare su una panchina all’esterno della zona recintata.
Fatemi sapere se visiterete uno dei luoghi che vi ho consigliato io in questo articolo o una delle mie compagne d’avventura del progetto Viaggi.cibo.Emilia e non dimenticate di taggarci su Instagram! L’hashtag è come sempre #viaggiciboemilia e di seguito vi lascio i link ai profili di tutte noi:
Buon pic-nic primaverile! Al prossimo appuntamento con Viaggi.cibo.Emilia!