Eccomi con il nuovo articolo primaverile del progetto Viaggi.Cibo.Emilia dedicato alle fioriture nelle varie province emiliane:
Barbara ci suggerisce i luoghi in provincia di Piacenza dove godere della primavera, dalla colza ai tulipani, dalla lavanda ai narcisi;
Chiara ci porta nel magico mondo dei ciliegi giapponesi a Ferrara;
Libera ci svela un luogo romantico in cui ammirare i glicini a Bologna;
Giovanna, che rappresenta la provincia di Reggio Emilia, ci consiglia ben 3 posti diversi, dai tulipani ad un orto di erbe officinali, passando per una una flower farm;
Aura, guida ambientale escursionistica del parmense, ci porta alla scoperta della fioritura dei Boschi di Carrega.
Io invece, occupandomi del territorio di Modena e provincia, vi presento un museo nel territorio del comune di Serramazzoni, precisamente nella frazione di Montagnana, in cui ammirare le fioriture. Avete letto bene: ammirare le fioriture in un museo! Si tratta del “Museo giardino della rosa antica”, quindi non il classico luogo chiuso in cui sono esposte le opere d’arte, ma un museo all’aperto realizzato in un terreno di ben 43 ettari tra le colline dell’Appennino modenese.
Il Museo giardino della rosa antica nasce all’inizio degli anni 2000 e si tratta di un progetto familiare: infatti alla fine degli anni ’90 la famiglia Viti decise di trasferirsi in collina, nel verde e nella tranquillità, lasciando la città di Modena. Avendo una proprietà molto vasta, bisognava decidere come utilizzare al meglio questo terreno argilloso sul quale nascono spontaneamente meli, peri, rovi, rose canine… piante rosacee insomma! Ed essendo appassionati di rose, l’idea è arrivata in modo naturale, ma in particolare si è deciso di realizzare non un semplice roseto, ma un luogo in cui far conoscere ai visitatori le rose antiche.
Ma cosa s’intende per rose antiche? In linea generale si chiamano rose antiche le varietà tradizionali, quelle la cui coltivazione nei giardini occidentali è cominciata prima del 1867, prima della creazione dell’ibrido a fioritura continua. Ma Riccardo Viti, dopo una ventennale esperienza nella coltivazione delle rose antiche e relatore a numerose conferenze sul tema, fa una precisazione: l’età moderna inizia nel 1930 con l’introduzione del brevetto negli Stati Uniti d’America per quanto riguarda il mondo vegetale (tra l’altro dovete sapere che il primo brevetto era proprio destinato ad una rosa: la New Dawn). Quindi la discriminante non è solo l’intervento dell’uomo sulla natura, ma lo scopo di lucro.
Al Museo giardino della rosa antica ci sono di vari tipi di rose e fioriscono una sola volta all’anno. Sono piante molto forti e robuste e sono in grado di resistere sia a temperature molto fredde sia molto calde fino a quaranta gradi. Cosa molto interessante, nella coltivazione di queste piante la famiglia Viti non utilizza veleni, ma si avvalgono dell’aiuto delle coccinelle che combattono gli afidi in modo del tutto naturale.
Durante il periodo estivo le rose antiche producono fiori bellissimi, molto profumati. Per questo motivo i mesi di maggio e giugno sono ideali per fare visita al Museo giardino della rosa antica, che si trova a Montagnana, sulla via Giardini nord n. 10250, aperto tutti i giorni dalle 10 al tramonto. Il prezzo del biglietto d’ingresso è di 9 euro intero, 6 euro ridotto, ma per tutte le info vi rimando al sito www.museoroseantiche.it
Per rimanere aggiornati sulle attività proposte e sugli eventi in programma, vi consiglio di seguire le pagine Instragram e Facebook del museo.
Ah, dimenticavo: non solo rose antiche, ma nel giardino della famiglia Viti potete ammirare la fioritura di diverse piante dai fiori colorati e profumati, come i lillà o il melo da fiore. E non sottovalutate l’opportunità di ammirare il paesaggio circostante immersi nella tranquillità e nel verde della collina serramazzonese, a soli 7 km da Maranello.
E, a proposito di social, vi ricordo di seguire Viaggi.Cibo.Emilia su Instagram e Facebook e di taggare #viaggiciboemilia se visiterete i luoghi proposti da me e dalle mie colleghe. Verrete ricondivisi nelle storie delle nostre pagine social!
Quindi non mi resta che augurarvi buona primavera immersi nella magia delle fioriture in Emilia!