10 cose da vedere a Modena
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10 cose da vedere a Modena

Modena è una bellissima città ricca di storia e cultura, famosa anche per i motori e il buon cibo, che si trova nel cuore dell’Emilia. Il nome della città probabilmente è di derivazione etrusca, ma ciò che sappiamo con certezza è che nel III secolo a. C. esisteva già un insediamento celtico poi conquistato dai Romani. A partire dal 187 a. C. con la costruzione della via Emilia, che collegava il porto militare di Ariminum (l’odierna Rimini) all’antico guado sul fiume Po a Placentia (l’attuale Piacenza), e anche grazie alla presenza di numerosi corsi d’acqua navigabili, lo sviluppo di attività artigianali e commerciali fiorì. Durante il Medioevo, considerato erroneamente il periodo buio per antonomasia, a Modena venne costruito il Duomo con la sua famosa torre campanaria, la Ghirlandina, che, insieme alla celebre piazza Grande e al Palazzo Comunale, fanno parte del Patrimonio UNESCO.

Un altro periodo molto importante ebbe inizio nel 1598 quando, dopo la devoluzione di Ferrara allo Stato Pontificio, Modena divenne la capitale del Ducato Estense.

Tutt’oggi la via Emilia è molto importante per la città: è l’arteria centrale che taglia Modena a metà fungendo da cerniera tra la parte medievale (piazza Grande) e quella estense (piazza Roma). Ed è proprio lungo la via Emilia che si svolge il nostro percorso all’insegna delle 10 cose da vedere assolutamente a Modena.

1. PALAZZO DEI MUSEI

Il Palazzo dei Musei rappresenta l’inizio del nostro percorso in quanto si trova all’inizio della via Emilia Centro, ma anche perché ci aiuta in senso cronologico: nel cortile interno infatti possiamo ammirare il lapidario romano che ci ricorda la vita di Mutina sotto la dominazione romana. All’ultimo piano invece è possibile visitare la Galleria Estense, un vero e proprio scrigno di meraviglie collezionate dai Duchi d’Este. L’opera più famosa è sicuramente il sontuoso busto in marmo bianco scolpito dal grande maestro Bernini che raffigura il Duca Francesco I d’Este.

2. PIAZZA GRANDE E PALAZZO COMUNALE

Piazza Grande è da sempre il centro cittadino e si trova sul lato sud del Duomo che con la torre campanaria Ghirlandina forma un insieme monumentale dichiarato patrimonio dell’umanità nel 1997.

Sul lato orientale della piazza si erge il Palazzo Comunale, edificio seicentesco a portici, di origine medievale: l’attuale palazzo infatti è il risultato della ristrutturazione di numerose costruzioni sorte a partire dal 1046.

All’interno è degno di nota il lavoro artistico di Nicolò dell’Abate: nella Sala del Fuoco (1546) vengono raffigurati gli episodi dell’assedio di Modena del 44 a. C. quindi i personaggi della storia romana in uno sfondo tipicamente emiliano. Nel Camerino dei Confirmati è custodita uno dei simboli della città: la Secchia rapita, un normale secchio di legno che ricorda ai modenesi la gloriosa vittoria ottenuta contro i bolognesi nel 1325 nella battaglia di Zappolino. Secondo un’antica cronaca, ritrovata nel Seicento, i modenesi sottrassero la secchia a un pozzo bolognese e la riportarono in città come trofeo. Costituisce l’oggetto e il titolo del celebre poema eroicomico di Alessandro Tassoni La secchia rapita.

Al medioevo risale anche la statua detta della Bonissima, una misteriosa figura femminile eretta nel 1268 in Piazza Grande e poi successivamente posta sopra il portico del Palazzo Comunale, all’angolo con via Castellaro. La tradizione ci racconta di una generosa nobildonna modenese, Bona, che si distinse nella generosità nei confronti dei poveri. Più probabilmente la figura femminile (che forse reggeva nella mano una bilancia, oggi perduta) è il simbolo della Buona stima (da cui in dialetto bona ésma e poi bonésma), vale a dire della precisione in fatto di misure e compravendite: ai piedi della statua vi erano infatti incise le antiche misure mercantili modenesi, documentate, a partire dal 1547, sull’abside del Duomo.

Nell’angolo nord orientale si trova la “Preda Ringadora”: un grosso masso marmoreo di forma rettangolare lungo circa 3 metri che probabilmente in origine apparteneva a un edificio romano. Durante il medioevo la Preda Ringadora veniva utilizzata come palco degli oratori, come luogo in cui eseguire sentenze di morte ed esporre cadaveri affinché venissero riconosciuti.

3. DUOMO E GHIRLANDINA

Senza ombra di dubbio il simbolo di Modena.

Il Duomo venne costruito a partire dal 1099 su progetto dell’architetto Lanfranco e decorato dallo scultore Wiligelmo, autore dei famosi libri di pietra, i bassorilievi raffiguranti i racconti biblici dalla creazione al diluvio che si trovano sulla facciata.

La torre campanaria alta quasi 90 metri che si erge a fianco dell’abside del Duomo è stata battezzata Ghirlandina dai modenesi per le balaustre in marmo che incoronano la guglia, definite leggiadre come ghirlande.

4. PIAZZA MAZZINI E SINAGOGA

Questa parte del centro storico è stata parte del ghetto a partire dal 1638 quando il Duca Francesco I d’Este decise di destinare una zona specifica per la folta comunità di ebrei modenesi che aveva seguito la corte estense da Ferrara. A fine Ottocento erano presenti più di un migliaio di ebrei e per questo motivo erano presenti più sinagoghe in città. La sinagoga che sorge nella bellissima piazza Mazzini è una delle maggiori in Italia ed è stata edificata nel 1873 su progetto di Ludovico Maglietta. La facciata è in stile neoclassico con colonne stuccate in modo da sembrare marmo verde e si ripete identica sul lato sinistro, dove si trovava originariamente l’entrata (rivolta sempre ad est).

5. PIAZZA ROMA E PALAZZO DUCALE

Piazza Roma é la seconda piazza di Modena per importanza e bellezza, dopo piazza Grande naturalmente. Recentemente la piazza è stata ristrutturata eliminando il parcheggio che in passato non la valorizzava affatto e sono state installate delle bellissime fontane a sforo che sono davvero molto scenografiche.

Il protagonista che ruba la scena é sicuramente il Palazzo Ducale, sede della prestigiosa accademia militare di Modena dal 1947. L’attuale palazzo sorge sul luogo un tempo occupato dal castello fatto erigere nel 1291 dal marchese di Ferrara Obizzo d’Este. Dopo la devoluzione di Ferrara al Papa, Modena divenne capitale del ducato nel 1598, ma il palazzo medievale non era adatto alle esigenze di una corte europea del calibro degli Este. Per questo il duca Francesco I d’Este fece realizzare un nuovo palazzo a partire dal 1634 su progetto dell’architetto Bartolomeo Avanzini, con il contributo di artisti come Gian Lorenzo Bernini, Girolamo Rainaldi e Francesco Borromini. Per grandezza e fasto, è tra le più prestigiose regge a livello europeo ed è un vero capolavoro dell’architettura barocca.

 

6. TEATRO PAVAROTTI – FRENI

Il principale teatro lirico di Modena, progettato nel 1838 da Francesco Vandelli, architetto di corte del Duca Francesco IV, in stile neoclassico, con un portico a colonne doriche e nove arcate. Nel 2007 è stato intitolato al grande tenore modenese Luciano Pavarotti. A dieci anni dalla scomparsa di Big Luciano, nel 2017, è stata inaugurata la statua in bronzo opera dello scultore Stefano Pierotti, situata in largo Goldoni, sul fianco sinistro del teatro. Il Maestro Pavarotti è raffigurato nella sua posa classica: a braccia aperte con il suo fazzoletto nella mano sinistra.

Dal 2021 il teatro è stato intitolato anche a Mirella Freni, soprano modenese, amata dai suoi concittadini alla pari del tenorissimo Pavarotti.

 

7. GIARDINO DUCALE ESTENSE

Nel 1598, quando il Duca Cesare fu costretto a trasferire la corte da Ferrara a Modena, fece recintare con una siepe un ampio spazio incolto a nord del Castello, dove oggi sorge il Palazzo Ducale. La trasformazione in giardino avvenne nel secolo successivo realizzando un vero e proprio giardino rinascimentale, con aiuole, alberi e viottoli in cui passeggiare. Al centro del parco cittadino si può ancora ammirare la palazzina Vigarani (dal nome dell’architetto che la progettò), ultimata nel 1634, per volere del Duca Francesco I d’Este che desiderava un “casino”, cioè un luogo di svago per la corte estense. Oggi invece la palazzina Vigarani è utilizzata come spazio espositivo per diverse mostre ed eventi.

8. MUSEO ENZO FERRARI

Il Museo Enzo Ferrari è un omaggio al modenese illustre che fondò la celebre casa automobilistica che porta il suo nome ed è composto da due edifici separati: uno storico e l’altro moderno. L’edificio più antico è la casa in cui al primo piano Enzo Ferrari nacque il 18 febbraio 1898, mentre nell’officina meccanica al piano terra il padre Alfredo svolgeva la sua attività lavorativa con circa 30 operai. La parte moderna del museo è stata creata nel 2012 su progetto dell’architetto Jan Kaplicky che ha pensato alla copertura di questo edificio come al cofano motore di un’auto da corsa, rigorosamente giallo, il colore preferito da Enzo in quanto, insieme al blu, è il colore simbolo della sua amata Modena.

Ogni anno, nel giorno del compleanno del fondatore, il 18 febbraio, viene svelato il tema dell’esposizione e le auto che raccontano la storia della carriera di Enzo Ferrari.

9. PIAZZA DELLA POMPOSA

Piazza della Pomposa non è molto grande, ma è uno degli angoli più suggestivi della città grazie ai vivaci colori dei palazzi e dei portici. La piazza prende il nome dalla duecentesca chiesa di Santa Maria della Pomposa ed è strettamente legata al grande storico e letterato di origini vignolesi Ludovico Antonio Muratori (1672 – 1750) che di questa chiesa era prevosto.

10. LARGO GARIBALDI

Si trova fra via Emilia est e via Emilia centro ed è la più ampia (e la più trafficata!) piazza di Modena. Al centro della piazza si erge la monumentale “Fontana dei due Fiumi” realizzata da Giuseppe Graziosi nel 1938 con lo scopo di rappresentare la particolare posizione geografica di Modena, fertile grazie al fiume Secchia a ovest e il fiume Panaro a est.

A destra si trova il famoso teatro Storchi, progettato da Vincenzo Maestri nella seconda metà dell’Ottocento ed intitolato a Gaetano Storchi, ricco benefattore che ne finanziò la costruzione.

In questo articolo trovate solo degli spunti. Se volete visitare Modena insieme a me, contattatemi! Sarò felice di organizzare un tour personalizzato per voi. Se invece volete aggregarvi a un gruppo per un walking tour, seguitemi su Instagram per rimanere aggiornati sulle varie iniziative.

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